New York City riapre, 100 giorni dopo il suo primo caso

Oggi New York riapre, 100 giorni dopo il suo primo caso. Dopo una decina di giorni di proteste per la morte di George Floyd, che l’hanno messo a dura prova, la città prova a ripartire da dove si era fermata.

New York City inizia a riaprire lunedì. Gli epidemiologi iniziano a prevedere anche quando ci si potrà abbracciare, stringere la mano e riprendere altre attività comuni.

La borsa statunitense ha aperto al rialzo stamani, sollevata dai segnali che il trasporto aereo domestico sta iniziando a ritornare.

Si sono riaccese le luci nei negozi di quartiere e il ronzio costante dei cantieri sta ritornando a essere il rumore di fondo della città. Esattamente 100 giorni dopo la conferma del suo primo caso di coronavirus, New York City, dove più di 205.000 sono stati infettati e quasi 22.000 sono morti, ha fatto i primi tentativi di riapertura.

Circa 400.000 lavoratori potrebbero tornare ai loro lavori, un’impennata di normalità che sembrava quasi inconcepibile diverse settimane fa, quando gli ospedali della città erano saturi e ben 800 persone morivano di Covid-19 in un solo giorno. I funzionari sono ottimisti sulla ripresa della vita normale in città, ma la strada del ritorno sarà impegnativa. Più di 885.000 posti di lavoro sono svaniti durante l’epidemia e non si prevedono forti guadagni per la città fino al 2022. Il bilancio della città ha comportato un’emorragia delle entrate fiscali e affronterà un deficit di $ 9 miliardi nel prossimo anno.

L’inizio del processo di riapertura fornisce anche il primo test importante per il sistema di trasporto pubblico di New York, che è stato quasi abbandonato quando la pandemia ha investito l’area metropolitana. Il governatore Andrew M. Cuomo ha espresso ottimismo nella conferenza stampa fatta dopo aver passato la mattina a visionare in prima persona il trasporto pubblico newyorkese. Emblematica è la frase detta nel corso di quella seduta quando i giornalisti presenti gli hanno chiesto a che punto fosse lo Stato di New York nella lotta al coronavirus: “Non siamo fuori dal bosco, ma siamo dall’altra parte, certamente”.

Temendo che l’affollamento di autobus e metropolitane possa alimentare una ripresa del virus, il sindaco de Blasio ha annunciato inoltre che avrebbero aggiunto più corsie per gli autobus e chiuso alcune strade alle auto, per consentire agli autobus di muoversi più rapidamente. Ad ogni modo le autorità avvertono che il virus persiste ancora e che i residenti devono continuare ad essere cauti, rispettare le norme di distanziamento e l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi e affollati. “Siamo ancora in quella che direi che è una fase di trasmissione moderata”, ha affermato il Dr. Oxiris Barbot, commissario per la salute di New York in una intervista del NewYorkTimes “Significa che ci sono ancora su base giornaliera, centinaia di persone a cui è stata recentemente diagnosticata”.

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