CALOGERO MAZZA
Niente e nessuno possono dirti meglio delle tue cicatrici quello che sei adesso.
Niente e nessuno possono dirti meglio delle tue cicatrici quello che sei adesso.
OPERAIO. Scrittore. Poeta.
Siciliano. Nato in provincia di Agrigento, Palma M. nel 1972.
Ci si accorge degli errori quando è ormai tardi per poter rimediare così come ci si accorge così tardi che forse era meglio scrivere già da anni. Non è un caso che vengano alla luce scritti quando si è già in età adulta, più che adulta ma non per adulti.
Ha speso i primi quarant’anni a capire cosa c’era da fare e non è certo che l’abbia capito. Impiegherà ancora altri quarant’anni per fare quello che c’è da fare.
Cittadino del mondo, ma Italiano. Odia chi si definisce così ma è una frase che può definirlo e quindi l’accetta. Con l’accetta? Nessuno ha riso. Appassionatissimo di calcio, ne sa qualcosa il suo crociato anteriore sinistro. Runner amatoriale. Ormai ex. Gli piace la pizza e a volte la mangiava anche a colazione, prima che lo stomaco lo sconsigliasse vivamente di farlo e non lo ha fatto più, si limita a mangiarla a pranzo o a cena, talvolta a pranzo e a cena. Nemmeno le Tartarughe Ninja. Da piccolo voleva collezionare i fumetti, ma si accontentava di leggerne qualcuno che gli passavano i coetanei, dato che i soldi per andarli a comprare non li aveva mai. Da grande sta vedendo tutti i film tratti dai fumetti. E non è il karma. Altra parola che odia ma mai tanto quanto odia la parola “resilienza“. E chi ne abusa.
Spesso si imbambola a guardare gli orizzonti. Grande amante del silenzio. Tanto che potrebbe stare giorni interi senza parlare se solo si potesse fare.
Bivacca da anni nella provincia bergamasca.
Sembrerebbe anche comico nella descrizione ma non lo è. Ma visto che è di moda preferirebbe esserlo. Una volta tanto. Forse. Di questa fantomatica comicità a ridere sono in pochi e fra loro non c’è quasi mai lui.
Vorrebbe andare a pescare ma gli manca l’occorrente e poi non è così tanto sicuro che gli piaccia veramente. Sarebbe anche un bellissimo slogan per la vita ma forse ne esistono altri migliori. Forse il forse è di troppo.
Adora la parola forse. Forse si era già intuito. D’altronde. La vita è un forse che dura per tutto il suo tempo.
Dopo un po’, anzi presto, finisce con il farsi piacere qualcos’altro.
I suoi scritti non è che abbiano fatto chissà quale scalpore. Ma eccoli qua qualora vi potessero interessare:
Esordisce nel 2014 con il romanzo CASCINA VIRGINIA e la raccolta di poesie UNA RACCOLTA NELLA VITA.
Nel 2015 pubblica la sua seconda raccolta di poesie PAROLE BUTTATE AL VENTO.
A novembre del 2017 pubblica il libro ALL’OMBRA DEL CARRUBO.
Diverse sue poesie sono già state pubblicate in raccolte.
Ha partecipato a più concorsi letterari ottenendo qualche buon consenso.
“Il mio fluttuante vivere è semplice inevitabile poesia…”
Si è stancato di questo mondo fatto così.
Attento a tutto ciò che succede nel mondo, in questo blog, oltre alle sue poesie, pubblica di attualità sociale.