Sto ancora aspettando che arrivi l’estate

Con le sue grandi bionde ciocche intrecciate
E tu che da una finestra ti riempi la vista
Su strade e palazzi e il fiume dalle acque ghiacciate
Sto aspettando che arrivi insieme al caldo sudore
Quello di una corsa a perdifiato per un bacio dietro al portone
Sto ancora aspettando che arrivi l’estate
Sotto queste bombe che in macerie hanno trasformato il mio cuore
E tu che chissà dove sei non vedi più in questi occhi il terrore
Sto ancora aspettando che arrivi l’estate
E da ponente almeno qualche conforto o tepore
In queste steppe fredde e piene di rossa neve
E mille preghiere per anime che lo strazio ha portato in quel cielo grigio e nero
oltre le nuvole di fumo acre e di lacrime trasformate in vapore
Sto ancora aspettando che arrivi l’estate
E chissà che magari sarà anche finito questo orrore.
Una poesia per un popolo sotto assedio
Calogero Mazza