KIEV

Sto ancora aspettando che arrivi l’estate

Con le sue grandi bionde ciocche intrecciate

E tu che da una finestra ti riempi la vista

Su strade e palazzi e il fiume dalle acque ghiacciate

Sto aspettando che arrivi insieme al caldo sudore

Quello di una corsa a perdifiato per un bacio dietro al portone 

Sto ancora aspettando che arrivi l’estate

Sotto queste bombe che in macerie hanno trasformato il mio cuore

E tu che chissà dove sei non vedi più in questi occhi il terrore

Sto ancora aspettando che arrivi l’estate 

E da ponente almeno qualche conforto o tepore

In queste steppe fredde e piene di rossa neve

E mille preghiere per anime che lo strazio ha portato in quel cielo grigio e nero

oltre le nuvole di fumo acre e di lacrime trasformate in vapore

Sto ancora aspettando che arrivi l’estate

E chissà che magari sarà anche finito questo orrore.


Una poesia per un popolo sotto assedio

Calogero Mazza

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